L’azienda tedesca amplia il suo parco macchine per la produzione di stampi per la produzione di calzature industriali dotandosi di una tecnologia all’avanguardia che ottimizza qualità e accorcia i tempi di consegna rispettando l’ambiente
Nuove opportunità progettuali per i clienti, maggiore efficienza e più sostenibilità: con l’aggiunta di una nuova fresatrice universale al proprio parco macchine, Fagus-GreCon rafforza la propria business unit per forme e forme per calzature. Con questo importante investimento in un nuovo centro di lavoro a cinque assi con tecnologia di avanguardia l’azienda tedesca si ripromette di “essere leader di qualità con soluzioni da un’unica fonte per la produzione automatizzata globale di scarpe” ha affermato Michael Gawronski, amministratore delegato dell’azienda e responsabile della business unite “Fagus shoe last & moulds” durante l’inaugurazione del nuovo impianto.
La nuova macchina utilizzata per produrre stampi in alluminio, forme di alluminio e forme in plastica per la suolatura diretta presenta infatti notevoli vantaggi sia sul versante dell’efficienza che della sostenibilità.
Da un lato, semplifica notevolmente la preparazione per la produzione di stampi facendo a meno di elaborati processi di attrezzatura e offrendo al tempo stesso una maggiore capacità del sistema di pallet per aumentare l’alimentazione della materia prima. In questo modo, forme e altri prodotti fresati possono essere prodotti automaticamente nell’arco di più giorni e senza bisogno di alcuna supervisione, creando così i presupposti per l’attuazione a breve termine dei progetti dei clienti che richiedono una consegna puntuale. “I tempi brevi per la consegna sono fondamentali. – spiega infatti Sebastian Möhle, responsabile della produzione della business unit “Forme e stampi per scarpe Fagus” -I produttori stanno affrontando molte sfide al momento, ad esempio l’aumento dei prezzi e i ritardi nei trasporti. Il nostro obiettivo è offrire tempi di consegna brevi come partner affidabili senza accettare compromessi in termini di qualità”.
Dall’altro lato, la nuova fresatrice che sostituisce le due vecchie a magazzino, riduce notevolmente le emissioni di CO2: la stima indica un risparmio di circa 84 tonnellate di gas serra all’anno, ovvero la quantità di CO2 vincolata da 6.720 faggi all’anno. Ciò è coerente con le misure già intraprese dall’azienda di Alfeld/Hannover per ridurre le sue emissioni globali, sia tramite l’impiego di energia da fonti rinnovabili (l’impianto fotovoltaico che ricopre parte del suo fabbisogno energetico), sia tramite ulteriori progetti in fase di progettazione.